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Il 14 febbraio scorso, il Consiglio comunale di Genova ha approvato la delibera, proposta dalla Giunta, per l’acquisizione a titolo gratuito di un primo lotto di  immobili confiscati nell’ambito della cd. confisca Canfarotta, divenuta definitiva con sentenza della Suprema Corte di Cassazione il 26 febbraio 2014.

Grazie  a questo atto formale, il Comune può ora rispondere favorevolmente alla richiesta di manifestazione d’interesse ad acquisire parte dei 96 immobili confiscati avanzata dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). Come avevamo scritto, pubblichiamo il testo completo della delibera, compreso di emendamenti:

 DELIBERA

Ma quali sono esattamente questi 11 beni della Confisca?

Abbiamo preparato, oltre ad una mappa di Google con la loro ubicazione (che semplicemente riprende gran parte dei dati della già esistente mappa regionale, dalle quale sono tratte anche le schede su fondo verde), un approfondimento su ognuno, con foto (della perizia di Re.Ge.Nova e fatte da noi), stralci della delibera, precisazioni e le assonometrie realizzate per GOA cares.
In fondo a questo articolo, infine, aggiungiamo alcune precisazioni su determinati passaggi della stessa.

Via Stefano Canzio, 4/1 
Via Macelli di Soziglia,4/2 
Via Canneto il Curto 25 R 
Vico Trogoletti, 112 R 
Via della Maddalena 25R
Vico del Duca, 3 R
Via della Maddalena, 116 R
Vico delle Vigne, 10 R
Piazza San Giorgio n. 10R
Vico dei Luxoro 23R
Piazza San Giorgio 32

Via Stefano Canzio, 4/1 

in data 22.12.2016 è stato effettuato un sopralluogo con il supporto delle FF.OO, sull’immobile sito in Via Stefano Canzio n.4/1, e a seguito di questo la Direzione Patrimonio, Demanio e Impiantistica sportiva, settore Tecnico, ha relazionato sullo stato dell’immobile, rilevando che lo stesso è composto da tre vani più servizi ( cucina e WC) di e risulta essere in un buono stato conservativo strutturale

È l’unico dei beni acquisiti che si trovi fuori dal centro storico (a Sampierdarena, Municipio II Centro-Ovest). 

Via Macelli di Soziglia, 4/2

l’immobile sito in Via Macelli di Soziglia 4/2 è stato esaminato nello studio di fattibilità di Ri.ge.Nova. Trattasi di appartamento situato al secondo piano, di circa 29 mq, altezza interna di mq 2.70, si presenta in uno stato di conservazione mediocre per quel che riguarda i fronti sulla strada

Via Canneto il Curto 25r

Trattasi di fondo commerciale di mq 33, situato in una zona ricca di altre attività commerciali. E’ sprovvisto di servizi e risulta ingombro da materiali vari. Non presenta problemi di accessibilità dall’esterno, è presente solo l’impianto di illuminazione, peraltro obsoleto.

Lo possiamo vedere nel video dell’intervista di Repubblica. È stato ridipinto in occasione della XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie; disegno e realizzazione degli artisti Vittorio Rossi e Jacopo Riccò. È una delle saracinesche dipinte.

Vico al Trogoletto (Trogoletti), 112r

Trattasi di fondo adibito a magazzino, di circa 15 mq, che si presenta in buono stato di conservazio- ne per quel che riguarda i fronti su strada. L’altezza interna è di 2,4 ml. E’ sprovvisto di servizi e risulta ingombro da materiali vari. Non presenta problemi di accessibilità dall’esterno, è presente solo l’impianto di illuminazione, peraltro obsoleto.

Si trova in prossimità di via Garibaldi, ricade entro il perimetro individuato dall’Unesco e nelle vicinanze si trovano altre proprietà comunali, con le quali potrebbe entrare in sinergia.
Le condizioni manutentive comportano l’esigenza di effettuare interventi di manutenzione ordinaria finalizzati al ripristino di funzionalità, il cui ordine di grandezza è stato stimato dalla perizia effet- tuata da Ri.ge.Nova in € 8.800,00 circa.

N.B.: ci sono incertezze nella toponomastica  del vicolo: si trovano le forme Vico del Trogoletto (in GOA Cares), Vico Trogoletti (nella delibera), Vico Trogoletto (nella mappatura della Regione) . Ma la targa comunale in strada e Google riportano Vico al Trogoletto

Via della Maddalena 25r

Trattasi di fondo già adibito ad usi commerciali, di circa 10 mq. L’altezza interna è di 3.69 ml. Lo stato di conservazione dei fronti è mediocre, non è stato possibile valutare gli interni. E’ sprovvisto di WC e presenta probabilmente problemi di umidità dato che l’intonaco interno si è vistosamente sfogliato. Non presenta problemi di accessibilità dall’esterno. Sono presenti il sistema di illumina- zione e l’impianto telefonico. 
Le condizioni manutentive comportano l’esigenza di effettuare interventi di manutenzione ordinaria finalizzati al ripristino di funzionalità, il cui ordine di grandezza è stato stimato dalla perizia effet- tuata da Ri.ge.Nova in € 8.640,00 circa.

In occasione della Fiera della Maddalena del giugno 2016 la saracinesca è stata ridipinta, su iniziativa del Cantiere per la Legalità Responsabile. È una delle saracinesche dipinte

Vico del Duca 3r

Trattasi di fondo adibito a magazzino, di circa 21 mq. L’altezza interna è di 2.47 ml. Lo stato di conservazione dei fronti è mediocre, non è stato possibile entrare per valutare gli interni dato che ri- sultano ingombri di materiali vari. E’ sprovvisto di WC. Non presenta evidenti problemi di umidità. E’ presente un sistema di illuminazione che risulta obsoleto.

Le condizioni manutentive comportano l’esigenza di effettuare interventi di manutenzione ordinaria finalizzati al ripristino di funzionalità, il cui ordine di grandezza è stato stimato dalla perizia effet- tuata da Ri.ge.Nova in € 25.200,00 circa.

In occasione della Notte Bianca dei Bambini di novembre 2016 l’ingresso e l’infisso sono stati ridipinti, su iniziativa del Cantiere per la Legalità Responsabile. È una delle saracinesche dipinte.

 

Via della Maddalena, 116r

Trattasi di fondo già adibito ad usi commerciali, di circa 20 mq. L’altezza massima risulta di 3,60 ml al colmo della volta che caratterizza il locale principale. La planimetria catastale non corrispon- de tuttavia a quella rilevata. E’ presente un WC. Lo stato di conservazione dei fronti su strada è suf- ficiente. L’interno appare ingombro da materiali vari. L’immobile si trova in prossimità di Palazzo Pellicceria, sede di un importante museo statale, e ad una struttura sociosanitaria (in via San Luca 15) che segue varie realtà: minori, stranieri, ecc. Lo stabile in cui è inserito l’immobile presenta inoltre un vincolo architettonico puntuale. Lo stato degli impianti risulta essere abbastanza buono, anche se occorre effettuare le necessarie verifiche. 

Le condizioni manutentive comportano l’esigenza di effettuare interventi di manutenzione ordinaria finalizzati al ripristino di funzionalità, il cui ordine di grandezza è stato stimato dalla perizia effet- tuata da Ri.ge.Nova in € 11.500,00 circa.

La grata del bene è stata ridipinta, su iniziativa del Cantiere per la Legalità Responsabile, in occasione del MaddaNatale, nel dicembre 2016, con l’aiuto dei ragazzi del Progetto Anemmu. È una delle saracinesche dipinte

Vico delle Vigne, 10r

Trattasi di fondo adibito a magazzino, di circa 18 mq. L’altezza interna è di 3 ml. Il locale si trova all’interno del Palazzo Grillo, edificio facente parte del sistema dei “Rolli”. E’ provvisto di WC. Il locale risulta ingombro da materiali vari. Lo stato di conservazione dei fronti su strada appare buo- no, mentre non è stato possibile visitare l’interno. 

Le condizioni manutentive comportano l’esigenza di effettuare interventi di manutenzione ordinaria finalizzati al ripristino di funzionalità, il cui ordine di grandezza è stato stimato dalla perizia effet- tuata da Ri.ge.Nova in € 11.200,00 circa.

In occasione della Fiera della Maddalena del giugno 2016 la saracinesca è stata ridipinta, su iniziativa del Cantiere per la Legalità Responsabile. È una delle saracinesche dipinte

Piazza San Giorgio 10r – Vico dei Luxoro 23r – Piazza San Giorgio 32

– nell’ambito dello studio di fattibilità di Ri.ge.Nova è stato effettuato anche uno specifico approfondimento tecnico in merito all’immobile di Piazza San Giorgio 10R e 32 – vico dei Luxoro 23, in considerazione del fatto che all’interno dello stesso è presente un’avviata attività commerciale; 

– tale immobile è costituito da un unico negozio con accesso esterno dal civ. 10r, composto da una unità principale destinata alla vendita (dotata di due vetrine), da un vano secondario utilizzato ad ufficio e da ulteriori due vani, dei quali uno suddiviso fra ripostiglio e servizio igienico con antibagno. Il locale è dotato di impianto idrico ed elettrico. Le condizioni manutentive interne sono in generale discrete e decorose nelle dotazioni; 

– nel suddetto immobile è attualmente esercita un’attività commerciale di vendita al dettaglio di prodotti alimentari e tale attività rappresenta un presidio attivo e regolare in un contesto fortemente degradato; 

– in considerazione di quanto sopra, nonché della regolarità con cui la locataria esercisce la propria attività commerciale, a fronte della notifica di sgombero effettuata alla stessa dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni sequestrati e confiscati, il Comune di Genova, con nota prot. 356871 del 12/11/2015 ha chiesto all’ANBSC di revocare e/o sospendere l’ordinanza di sgombero, per consentire alla conduttrice la continuazione dell’attività commerciale; 

– come, peraltro, evidenziato all’ANBSC nella suddetta nota prot. 356871 del 12/11/2015, l’art. 48 comma 8 del D.Lgs 159/2011 consentirebbe al Comune, in caso di acquisizione del suddetto cespite, di utilizzare quanto percepito a titolo di canone di locazione per scopi sociali ovvero di destinarlo alla manutenzione di altri beni oggetto di confisca. 

Note alla lettura della delibera

Nelle premesse facciamo notare: 

-fra gli emendamenti, segnaliamo la richiesta di garanzia che il Consiglio Comunale sia informato della destinazione d’uso di ogni singolo immobile 

-la delibera è stata approvata all’unanimità  

-si ricordano i 3 assessorati che si sono occupati di concerto della vicenda (Legalità e Diritti, Centro Storico e Valorizzazione e Gestione del Patrimonio Comunale, Politiche Socio Sanitarie e della Casa) 

-si accenna alla convocazione del Nucleo di Supporto in Prefettura, di cui avevamo parlato 

Nelle valutazioni:  

-si ricorda l’entità della vicenda Canfarotta, la più grande nel Nord Italia per numero di beni, e la sua eterogeneità

Nelle considerazioni:  

– si sottolinea il dialogo aperto con le realtà dell’associazionismo e volontariato

Nei “tenuto conto che”

-si usa (e si userà successivamente) il termine “cespite”: con cespite  si intende in questo caso  la proprietà immobiliare. Spesso però più cespiti corrispondono concretamente ad un unico immobile

Considerato altresì che per avviare il processo di riutilizzo dei beni, nell’ambito del gruppo interdi- rezionale si è convenuto di prendere in considerazione, ai fini di una manifestazione d’interesse al- l’acquisizione al patrimonio della Civica Amministrazione, in una prima fase, principalmente gli immobili che fossero ubicati al piano terra, presentassero condizioni di conservazione non pessime e non necessitassero di lavori condominiali

Quest’approccio era già stato consigliato e portato alle estreme conseguenze in Goa Cares: acquisizione dei beni meglio conservati, per poter finanziare le attività di recupero delle restanti 85 unità (come ricorda anche il comunicato stampa del Cantiere.

LA DELIBERA DEL 9 MARZO

Qualche settimana dopo, il 9 marzo 2017, la Giunta Comunale ha approvato un’altra delibera sul tema dei beni confiscati, attraverso la quale il Comune intende dotarsi di strumenti e competenze per la gestione e la destinazione dei beni confiscati in generale.

DELIBERA DEL 9 MARZO

Ecco i punti più significativi:

-vengono definite delle  linee guida per la promozione e  il riutilizzo sociale dei beni confiscati, in raccordo con le altre istituzioni e con le realtà associative territoriali attive sul tema

Vengono istituiti in modo permanente:

– un gruppo di lavoro tecnico comunale che avrà, tra l’altro,  il compito di programmare e coordinare  gli interventi e la pubblicazione periodica dell’elenco aggiornato dei beni confiscati presenti sul territorio genovese

–  un Osservatorio di concertazione permanente sull’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata che riunirà gli enti, associazioni e cooperative promotori di iniziative che abbiano tra i loro obiettivi la valorizzazione del patrimonio costituito dai beni confiscati alla criminalità organizzata, tra cui quelli indicati dal D. Lgs. N.159/2011

–  la predisposizione di un Protocollo d’intesa tra Prefettura, Regione, Città Metropolitana e Comune di Genova,  per la condivisione di un progetto generale di riutilizzo  dell’intero patrimonio confiscato

 

Ricordiamo, come ultimo rimando, il nostro approfondimento giudiziario sulle misure di prevenzione.