Il Cantiere per la Legalità Responsabile è una rete di associazioni a promozione sociale, cooperative ed esercenti.
Questo gruppo di associazioni e privati decise di costituirsi nel 2014 a seguito della conferma della confisca in via definitiva di 115 immobili appartenenti a una famiglia che operava nel centro storico genovese, la cosiddetta Confisca Canfarotta. Si trattò di una sentenza “storica”, considerata la consistenza degli immobili e la loro ubicazione. Il procedimento portò, nel 2009, al sequestro di 96 beni situati a Genova, ed altri 20 a Palermo e in provincia di Cuneo, oltre a conti correnti e titoli di credito (600 mila euro), quote societarie e veicoli di proprietà dei sig.ri Canfarotta Benito, Lo Re Filippa e Canfarotta Salvatore di origine palermitana, giunti a Genova nel 1970.
Gran parte dei primi firmatari del Cantiere abita o esercita la propria attività commerciale o associativa nel sestiere della Maddalena, che non a caso è il quartiere con la più alta densità di immobili della Confisca Canfarotta (ed ospitante anche un bene di un altra confisca riconsegnato alla collettività, In Sciä Stradda). Tanti di questi soggetti si sono conosciuti e formati nelle tanti iniziative e percorsi culturali che hanno reso questa parte di città qualcosa di più che territorio dello spaccio, dell’usura e dello sfruttamento della prostituzione, spesso al centro della cronaca locale. Questo tipo di formazione ha portato alla consapevolezza che la strada da percorrere è quella di fare rete insieme, per poter più velocemente e più efficacemente percorrere il complicato iter che porta dalla confisca al riuso sociale dei beni confiscati.
LE AZIONI DEL CANTIERE
Numerosi sono gli incontri di confronto e progetto che il Cantiere ha condotto con le istituzioni, che hanno contribuito a raggiungere risultati significativi (1)(2)
Parallelamente agli incontri con le istituzioni, il Cantiere ha portato avanti e promosso qualunque iniziativa che contribuisse a far conoscere la realtà dei beni confiscati a Genova. Tra le tante, possiamo ricordare il blitz pacifico di Questa non è una saracinesca, la prima pittura di 4 saracinesche durante la Fiera della Maddalena, e le seguenti (1)(2)
Il Cantiere ha anche collaborato ad una tesi di laurea in Architettura sulle strategia di recupero e progettazione sui beni confiscati genovesi
I PRINCIPI FONDAMENTALI
Il Cantiere si basa su alcuni principi fondamentali sintetizzati in precise parole chiave:
Rispetto: non solo delle persone, ma anche delle decisioni prese insieme e cura degli spazi collettivi
Responsabilità: delle proprie azioni e dei propri comportamenti di fronte agli altri
Collegialità: le decisioni vengono prese insieme in forme condivise e queste vanno rese operative
Trasparenza: tutto ciò che viene fatto deve essere il più possibile pubblico e chiaro
Legalità responsabile: rispetto e pratica di quelle leggi che contribuiscono alla costruzione di una società più giusta ed equa a partire dal territorio in cui di vive
Qui il documento fondativo.
COME PARTECIPARE
Il Cantiere è una realtà aperta e in evoluzione. Non è certo confinata solo al sestiere della Maddalena, anzi, il suo sguardo ed i suoi obiettivi riguardano l’intera città.
Chiunque si riconosca nei principi sopracitati può entrare a farne parte e unirsi alle numerose associazioni che ne curano lo sviluppo.
I soci fondatori sono A.Ma. – Associazione Abitanti della Maddalena, Arci, Caritas, Casa della Maddalena, Civ Maddalena, Cooperativa Il Laboratorio, Cooperativa Il Pane e le Rose – Comunità di San Benedetto al Porto, Cooperativa La Comunità, Libera – Presidio Francesca Morvillo Genova, Pas à pas – Associazione di Promozione Sociale, Teatro Altrove, Y.E.A.S.T.
Si sono successivamente aggiunti l’associazione A.D.eS.SO. (Antimafia, Diritti e Solidarietà SOciale), Il Cesto, Agisci Genova 5, l’Associazione Culturale Matrioske ed il Gruppo di Lavoro Associazioni per la Maddalena GLAM.
I contatti sono la mail cantierelegalitaresponsabile@gmail.com, e la pagina Facebook.