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Lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazioni di stampo mafioso è un istituto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali; è stato inzialmente introdotto con D.L 164/1991, che ha aggiunto l’articolo 15 bis alla L. 55/1990.

L. 19 Marzo 1990, n. 55

D.L 31 maggio 1991, n. 164

Oggi si trova nel T.U degli Enti Locali, art. 143, così come modificato dalla legge 94/2009.

D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267 (T.U Enti Locali)

L. 15 Luglio 2009, n. 94

In Liguria i casi di Comuni sciolti per infiltrazioni di stampo mafioso sono due nel giro di pochi anni; nel 2011 il provvedimento ha colpito Bordighera (poi annullato dal Consiglio di Stato nel 2013), mentre nel 2012 è stata la volta di Ventimiglia .

In seguito, tuttavia, il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino  e il City Manager Marco Prestileo sono stati assolti dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (sia nel primo che nel secondo grado del processo “La Svolta” , rispettivamente nell’Ottobre 2014 e nel Dicembre 2015) perché”Il fatto non costituisce reato“.

Queste assoluzioni hanno portato il Consiglio di Stato ad annullare anche lo scioglimento del comune di Ventimiglia, nel Febbraio 2016,  come già avvenuto per Bordighera tre anni prima.

Nel Marzo 2015, infine,  è stata nominata una commissione d’accesso con lo scopo di di verificare l’eventuale condizionamento dell’amministrazione comunale di Diano Marina (Imperia) da parte dalla criminalità organizzata.

Il procedimento si è concluso nel Dicembre dello stesso anno, con un Decreto del ministro dell’Interno (pubblicato in G.U il 12 Gennaio) che ha certificato l’assenza dei presupposti per lo scioglimento del comune e dunque di infiltrazioni mafiose.

Ministero Dell’Interno – Comunicato Ufficiale

Prima dei due casi Liguri, l’unico comune “settentrionale” ad essere sottoposto ad un provvedimento di questo tipo fu Bardonecchia nel 1995.