Con l’ordinanza del Luglio 2016 il Gip di Reggio Calabria ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere per 416bis nei confronti, fra gli altri, di soggetti storicamente attivi nel nostro territorio. A ‘Nino’ ed Elio Gullace, la moglie di Nino, Giulia Fazzari, Fabrizio Accame, Antonino Raso e Antonio Fameli è contestato il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, “per aver fatto parte […] dell’associazione di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta, operante sul territorio della provincia di Reggio Calabria […] ma con propaggini anche in Liguria, Piemonte e nel Lazio, avvalendosi della forza di intimidazione che scaturivano dal vincolo associativo e dalle conseguenti condizioni di assoggettamento e omertà che si creavano nel citato territorio”. In particolare, Carmelo Gullace detto ‘Nino’, nato a Cittanova (RC) ma residente in Liguria dagli anni ’80 e già in più occasioni oggetto delle attenzioni di forze dell’ordine e magistratura, sarebbe “il referente dell’organizzazione ‘ndranghetistica di appartenenza [la cosca Raso-Gullace-Albanese] in Liguria e Piemonte”. A Giulia Fazzari, sua moglie, al fratello Elio, nonchè ad Accame, Raso e Fameli vengono contestate varie condotte di supporto all’attività della cosca (intestazioni fittizie, riciclaggio, mediazione); tutti vengono definiti “partecipi” al sodalizio criminale, ciò che giustificherebbe l’imputazione di 416bis.
Agli stessi soggetti sono poi contestati alcuni reati minori, propedeutici all’attività della cosca: Giulia e Rita Fazzari, Antonio Pronestì, Fabrizio Accame e Antonio Fameli sono accusati di essersi fittiziamente intestati varie attività imprenditoriali in realtà riferibili a Nino Gullace, che temeva provvedimenti di sequestro. A Nino Gullace sono poi contestati l’esercizio abusivo del credito, per aver indebitamente concesso prestiti ad alcuni imprenditori del savonese, e la conseguente estorsione messa in atto allo scopo di recuperare tali somme.
RITO ABBREVIATO
- I Grado:
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RITO ORDINARIO
- I Grado:
[..] il Tribunale dichiara Gullace Carmelo colpevole del reato a lui ascritto al capo 1 (416-bis) e lo condanna alla pena di anni 18 di reclusione.
Trib. Palmi, 18 luglio 2020, dep. 16 settembre 2020, Gullace ed altri
In foto: costiera savonese (Pixabay)