L’operazione Crimine-Infinito è una maxi-operazione contro la ‘Ndrangheta calabrese e le collegate cosche milanesi, portata a termine dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e Milano. Dal coordinamento delle indagini delle due DDA si sono originati due distinti processi, che si sono conclusi con importanti ed innumerevoli condanne.
Per quanto concerne il processo “Crimine“ (rito ordinario), con la sentenza del Tribunale di Locri, Domenico Gangemi viene condannato a 19 anni e 6 mesi di reclusione in quanto considerato a capo del locale di Genova; la condanna è stata confermata dalla Corte d’appello di Reggio Calabria in data 16 Luglio 2015 e dalla Suprema Corte di Cassazione in data 18 Maggio 2017.
Si ricorda, tra gli altri, il dialogo in cui Gangemi giungeva risolutamente ad affermare “Siamo tutti una cosa!”, subito dopo aver attestato “Noi con la Calabria tutta la massima collaborazione, tutto il massimo rispetto!” – per poi aggiungere – “Noi pare che siamo, pare che la Liguria è Ndranghetista? Noi siamo calabresi”.
Nel processo “Crimine” (rito abbreviato) viene altresì condannato Domenico Belcastro, ritenuto dal Tribunale di Reggio Calabria (sezione GIP – GUP) “elemento “attivo” in quella regione (la Liguria) con un importante “carica speciale”, ed è legato ad altri influenti affiliati, come il Mastro Giuseppe Commisso ed il sodale “ligure” e coimputato Domenico Gangemi, oltreché con importanti esponenti del clan Bonavota.”
La condanna è stata confermata in Appello il 27 Febbraio 2014 e resa definitiva (a 6 anni) in Cassazione il 17 Giugno 2016.
- RITO ORDINARIO (Gangemi)
- I Grado:
Tribunale di Locri 19 Luglio 2013
- RITO ABBREVIATO (Belcastro)
- I Grado:
Tribunale di Reggio Calabria 8 Marzo 2012 (Sezione GIP – GUP)
Vedi anche –> Archivio Giudiziario – Operazione/Processo “Infinito”